Palpito d’amore

Protendo le madide labbra
alla sorgente del tuo fuoco cristallino
per trovare ristoro a questa malattia
che non cessa di esistermi nel sangue
continuando a scuotere la radice del cuore.

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Brulica la febbre del cuore

I miei occhi accarezzano i tuoi sguardi
in quel tempo cosparso di nebbia
di te nutro l’esistenza
tracciando il tangibile brulichio
che abbaglia i pensieri.
Al dì là dello spazio conosciuto
indomita pulsa la tua essenza
entro i recinti delle vene
e l’invisibile è reale percepito.

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Di meraviglia nutro la mia esistenza

Mi ritrovo esterrefatta oltre il confine
demarcazione tracciato dagli sguardi
mi tuffo nell’invisibile percepito
per collassare nell’irreale.

M’impossesso delle emozioni
che vivono nella luce delle stelle
sfavillanti acini della vigna celestiale
che trasferisco nel palato della mente.

Lo stomaco dei pensieri mai è sazio
di sogni, desideri sono assai ghiotta
trattengo il composto della meraviglia
sostanza con cui nutro l’esistenza.

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Palpita il sole alla radice del cuore

I miei passi seguono l’eco del tuo vento
che mi conduce nei luoghi d’incanto
dove sbocciano baci
che dell’anima accrescono il tormento
spenta senza il tuo esistermi nell’infinito.

E ti ritrovo alla radice del sogno
fra le fronde del giorno
nel palpito acceso del sole
***
brulica l’emozione
vermiglia la luce del cuore
per il dono d’amore.

Con te per sempre
fino alla fine del mio mondo.

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Terrosa primavera

Le narici son pervase dall’invadenza
di quel profumo di terrosa primavera
annunciata da lievi folate di vento
vibrano teneri i petali d’aulenti fiori.

Sorridono al solletico le orecchie
per il rumore scandito dalla pioggia
per lo schianto delle gocce nelle polle
per l’affondo nell’erba a penetrar la terra.

Increduli gli sguardi nel captare l’incanto
d’un bizzarro temporale, nuvole vergano
con le loro strie d’inchiostro trasparente
pagine di cielo tinte dall’arcobaleno.

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Nei segreti del cuore

Curiosa la notte s’intrufola
nei segreti del cuore
scoprendo che sei il creatore
del mio mondo d’amore.

Dissolta la materia corporale
è con te che ritrovo l’equilibrio
ti spengo i desideri sulla carne
profanando le radici nel profondo.

Con il fiume che tracima i sensi
erodo la tua terra dalle sponde
donando alle spire del vento
l’incendio che mi arde nelle ossa.

M’attraversa, scorre, corre, discorre
il tuo tempo non deve più aspettare
l’eterno divenire dell’attesa
certo del mio esisterti infinito.

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Fra le tiare delle stelle

Mi dolgo della tua tristezza
per quel tempo che srotola passi
marciando su ricordi accartocciati
foglie esauste dissanguate di colori.

Vorrei rivestire i tuoi desideri
di quell’amore che gioca col fuoco
ma troppo liquidi sono i tuoi pensieri
sbatton le porte all’eco del vento.

Pietosa come me l’etera nuvola
che imbottita del suo pianto soffuso
veste soffice il ventre della luna nuda
mentre mi esisti fra le tiare delle stelle.

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Modellata dal tuo amore

© Foto Blazing Sky

Fuggo come solo una statua sa fuggire
m’hai scolpita nella nicchia del tuo cuore
dandomi forma, donando vita ai sogni
modellati dagli arnesi del tuo amore.

Entro il pario pulsa indomito il cuore
di panna son rivestiti i miei sguardi
soavi riflessi di cromatiche emozioni
attraversate dalla luce del tuo sole.

La mia dolcezza con cura hai plasmato
cinta dalle tue abili mani, in modo pudico
m’abbandono nel tuo focoso abbraccio
interpretando la realtà come miraggio.

Sei tu fautore della mia esistenza
tu che mi fai vivere, morire, rinascere
levigata da pomice, erosa dal vento
non voglio evadere dal tuo tempo.

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Indissolubilmente

 

E’ su di te che sdraio le mie labbra
la tua pelle m’è spiaggia rovente
non mi scotto ai raggi del tuo sole
sono il calore
del tuo amore.

E’ un cielo d’ambrosia il mio gioire
che ti spalmo come unguento
per lenire le ferite del dolore
cauterizzate dal fuoco dell’ardore.

Nel tuo splendore t’osservo
rivestendoti d’infinita dolcezza
morbida come pesca la tua bocca
che mi sfiora assopendo la ragione.

Scorre ebbro il sangue nelle vene
ormai ubriache per tanto idromele
inebriando la mente obnubilata
indissolubilmente a te sono legata.


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Abbagliante sensualità

Dolci movimenti suadenti
rituali di fertilità espressa
tecnica praticata dal cuore
movenze morbide del ventre.

Verità di senso celate ai più
in ogni singola gestualità
grande il significato espresso
voluttuoso solo all’apparenza.

Non è invito del demonio
l’ancheggiar sinuoso del bacino
non racchiude potere afrodisiaco
se non per chi ne è abbagliato.

Grazia a inneggiare fioriture
sensuale pratica ancestrale
di donne per le donne, fiori
racchiusi entro ritmi musicali.

 

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